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domenica 10 giugno 2012

Il massacro di Oradour – Sur – Glane




Il 10 giugno 1944 il 4º Reggimento Panzer Grenadier Der Führer della divisione Das Reich circondò la città di Oradour-sur-Glane e ordinò a tutti gli abitanti di radunarsi in un parco dei divertimenti pubblico, vicino al centro del villaggio, apparentemente per controllare i documenti degli abitanti. Tutte le donne e i bambini vennero rinchiusi nella chiesa, mentre il villaggio veniva saccheggiato. Nel frattempo gli uomini vennero portati in sei granai, dove dei nidi di mitragliatrici erano già stati predisposti. Secondo il resoconto di un sopravvissuto, i soldati iniziarono a sparare agli uomini, mirando alle gambe, in modo che morissero più lentamente. Una volta che le vittime non furono più in grado di muoversi i nazisti coprirono i loro corpi con delle frasche e diedero fuoco ai granai. Solo cinque uomini sfuggirono; 197 morirono lì.
Avendo finito con gli uomini, i soldati entrarono nella chiesa e vi collocarono un ordigno esplosivo. Dopo la detonazione, le donne e i bambini sopravvissuti cercarono di fuggire dalle porte e dalle finestre, ma andarono incontro al fuoco delle mitragliatrici. Solo una donna sopravvisse; altre 240 e 205 bambini morirono nel massacro. Un altro piccolo gruppo di circa venti abitanti del paese aveva lasciato Oradour quando erano apparsi i nazisti. Nella notte il resto del villaggio venne raso al suolo. Pochi giorni dopo ai sopravvissuti venne permesso di seppellire i morti.
Dopo la guerra, il Generale Charles de Gaulle decise che il villaggio non sarebbe mai più stato ricostruito. Invece, sarebbe rimasto come memoriale della sofferenza francese sotto l’occupazione tedesca. Nel 1999, il presidente Jacques Chirac dedicò un centro visitatori a Oradour-sur-Glane e ribattezzò il luogo come “Villaggio Martire”. Una via al paese è dedicata nelle città di Reggio Emilia,Correggio,Scandiano,Parma e S.Giorgio di Piano.

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