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martedì 21 giugno 2016

Nicoletta Dosio notav, rifiuta le firme giornaliere









Che sia chiaro, io non accetterò di andare tutti i giorni a chiedere
scusa ai carabinieri, non accetterò che la mia casa diventi la mia
prigione.

Decidano loro, tanto la nostra lotta è forte, lottiamo per il diritto di
tutti a vivere bene, lottiamo non solo per la nostra valle ma per un
mondo più giusto e vivibile per tutti

Noi non abbiamo paura e non ci inginocchiamo davanti a nessuno, e quindi
io a firmare non ci vado e nemmeno starò chiusa in casa ad aspettare
che vengano a controllare se ci sono o non ci sono.

Siamo nati liberi e liberi rimaniamo! Liberi ed uguali!”

domenica 5 giugno 2016

Coups de pieds dans l'euro !









Qui la traduzione di InfoAut dell'appello che arriva dalla
Francia a boicottare, disturbare, infastidire la manifestazione
calcistica di Euro 2016, ai blocchi di partenza nel paese transalpino da
mesi colpito dall'agitazione e dalla lotta contro la Loi Travail.
Similmente a quanto successo per i Mondiali in Brasile del 2014, ancora
una volta il nesso tra grandi eventi sportivi, apparati di controllo e
lotte sociali viene agito e messo in discussione dal movimento, abile a
comprendere il potenziale di rottura globale che può avere portare la
realtà sociale dentro questo genere di show. Originale qui.




Euro
2016 si svolgerà in Francia tra il 10 giugno e il 10 luglio. Data la
situazione sociale nel paese, noi che stiamo lottando contro la Loi
Travail e le sue conseguenze facciamo appello a disturbarlo.
Va detto
che, anche noi, amiamo il calcio. Ma consideriamo il calcio come un
gioco, non come un business, non come una merce. E dato il giro di
denaro e la comunicazione politica che esiste intorno a tali grandi
eventi sportivi, non abbiamo remore a immaginare che Euro 2016 possa
essere un po' disturbato.

Attraverso uno sfruttamento salariale
sempre maggiore, la Loi Travail e le sue conseguenze giocano con le
nostre vite. La sfida ci sembra dunque più importante d'una cinquantina
di partite di calcio.

Tuttavia, non abbiamo nulla contro i calciatori, né contro i tifosi.

Abbiamo contro il mondo di Euro 2016, le sue strutture e i suoi sponsor:
UEFA
/ FFF / Abritel / Adidas / Coca-Cola / Crédit Agricole / Continental /
FDJ / Hisense / Hyundai-Kia / McDonalds / Orange / La Poste / Proman /
Socar / SNCF / Tourtel / Turkish Airlines / ecc

E lo stato di
emergenza, i 42.000 ufficiali di polizia, i 30.000 gendarmi, i 13.000
guardie di sicurezza per le aziende private, i 200 poliziotti stranieri,
i militari e il RAID per mantenere l'ordine negli stadi e nelle zone
per i tifosi? Nessuna paura! E i droni, le telecamere a circuito chiuso e
gli altri dispositivi tecnologici di controllo? Nessuna paura! E Daesh,
lo spettro annunciato, giustifica tutto questo? Nessuna paura!

Se
le tattiche di pressione in corso contro la legge sul lavoro e le sue
conseguenze non sono abbastanza (manifestazioni, scioperi, blocchi,
sabotaggi, ecc), li si espanderà per Euro 2016.

Nella gioia e nel buon umore,
con rabbia e determinazione,
per il ritiro della legge sul lavoro,
per la fine del capitalismo e dello Stato,
con le pratiche di auto-aiuto e le prospettive rivoluzionarie,
a Bordeaux, Lens, Lille, Lione, Marsiglia, Nizza, Parigi, Saint-Denis, Saint-Etienne, Tolosa e altrove,
facciamo appello a disturbare Euro 2016 in tutti i modi che vi piacerà.

Calciatori, calciatrici... e non
e i loro amici dei comitati di azione a Parigi

Contatto: champions@riseup.netQuesto indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.