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mercoledì 29 febbraio 2012

Sit In per #FreeRossellaUrru - Cronaca, 23/02/2012

Rossella e i suoi fratelli, il bloggin' day per gli italiani scomparsi all'estero - E - il mensile online

Rossella e i suoi fratelli, il bloggin’ day per gli italiani scomparsi all’estero

Mario Di Vito

Parti per un paese in fiamme, armato solo delle tue buone intenzioni, la gente ti guarda con sospetto, non capisce perché devi andare a complicarti la vita per niente. Nessuno parla di te, d’altra parte, non indossi una divisa con il tricolore ben in vista e farti fotografie con un bambino sorridente in braccio non ti piace. Poi, una notte, scompari nel nulla. Vengono a prenderti e ti portano chissà dove per motivi che non riesci a capire fino in fondo.

Rossella Urru ha 29 anni, è nata vicino a Orestano e da due anni era impegnata nel campo profughi sharawi di Rabuni in Algeria, per conto del Cisp, il Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli. Nella notte tra il 23 e il 24 ottobre del 2011, Rossella è stata rapita insieme ad altri due cooperanti di origine spagnola, Ainhoa Fernandez de Rincon e Enric Gonyalons Mundobat. Stavano cenando i tre, quando la porta si è spalancata. Poi, la paura, l’angoscia, il non capire perché. A rivendicare il sequestro è stata Aqmi, il gruppo per un Maghreb Islamico, comandato da Hakim Ould Mohammed M’Barek. In Italia, tanto per cambiare, la notizia è finita dietro alla cronaca rosa, per scomparire nel nulla in pochissimo tempo. Anche il fronte istituzionale appare sempre immobile, malgrado le parole rassicuranti spese periodicamente davanti alle famiglie, i risultati positivi latitano e il disinteresse è palese. Come detto, non c’è mai un gran ritorno pubblicitario con il salvataggio di un cooperante, anzi, spesso le polemiche (“Ma che ci è andato a fare lì? Abbiamo già i nostri soldati” e altre amenità del genere) sovrastano tutto il resto. Ma all’epoca dei social network, il silenzio è un lusso difficile da mantenere e nessun posto al mondo è davvero lontano, così, tra Twitter e Facebook, le pagine e gli appelli per liberazione di Rossella Urru si sono moltiplicate in breve, il passaparola viaggiava veloce tra le fibre ottiche e quello che le televisioni non hanno detto e i giornali non hanno scritto è finito sulla bocca di tutti.

E’ così che, appello dopo appello, si arriva alla giornata di oggi: un bloggin’ day per Rossella Urru e per tutti gli italiani scomparsi all’estero. L’idea è partita dalla Donne Viole e ha trovato sponda in blog e social network. “Il bloggin day – si legge sul blog di Sabrina Ancarola – è un giorno in cui un gruppo di blogger decide di parlare di un unico argomento. Allo scopo di sensibilizzare quante più persone possibili e di far parlare anche i media del rapimento di Rossella Urru, il 29 febbraio i blogger dedicano il proprio post a questo argomento. Per contribuire alla conversazione su Twitter social network usiamo gli hashtag #freerossella e #freeRossellaUrru”. In pochi giorni, i blog italiani che hanno aderito all’iniziativa hanno superato quota duecento, e il numero è destinato a crescere esponenzialmente nelle prossime ore.

Ad oggi, gli italiani scomparsi nel mondo sono dieci: Maria Sandra Mariani, scomparsa il 2 febbraio 2011 nel sahara algerino; Giovanni Lo Porto, 38 anni, rapito in Pakistan il 19 gennaio scorso; Franco Lamolinara, 47 anni, sparito in Nigeria il 12 maggio 2011; sei membri dell’equipaggio della petroliera Enrico Ievoli, vittime di un assalto dei pirati in Somalia il 21 aprile 2011. C’è poi anche il caso di Bruno Pellizzari, anche lui ostaggio dei pirati somali dal 10 ottobre 2010. Lo skipper però ha la doppia cittadinanza, italiana e sudafricana, e il caso è seguito direttamente da Johannesburg. Rossella Urru è un simbolo, la faccia di dieci persone, partite dall’Italia per portare la pace, quella vera, non quella che scende dai bombardieri, e rimasti travolti dalla guerra. In Italia non possiamo che aspettarli, immaginando il loro sorriso quando scenderanno dall’aereo che li riporta a casa.




Rossella e i suoi fratelli, il bloggin' day per gli italiani scomparsi all'estero - E - il mensile online:

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Alessandro Raffa: "Non dimentichiamo Rossella Urru" - Cronache

FREEROSSELLA - BLOGGING DAY 29/02/2012

Giovedì 23 febbraio, RadioStudio54 ha intervistato Alessandro Raffa, il portavoce di nocensura.com, noto movimento di informazione (non politico) nato con l’obbiettivo di affrontare tutti quegli argomenti che sono scomodi ai potenti, alle lobby, alle industrie, argomenti come corruzione, sanità, giustizia, inciuci politici, pericoli ambientali, maltrattamenti sugli animali, denunce sociali.
Nocensura.com è un blog e ha una pagina su facebook con 275.000 iscritti, 1.000.000 sono i contatti ogni mese.
Nell’intervista condotta da Guido Gheri molti sono stati gli argomenti trattati. Dopo un’introduzione sull’informazione libera, sull’informazione censurata e sull’ACTA (la legge fatta conoscere per essere lo strumento che combatterà la pirateria ma contrastata da coloro che vedono in essa uno strumento di censura), Alessandro Raffa ha ricordato Rossella Urru, la cooperante rapita la notte tra sabato 22 e domenica 23 ottobre 2011 dal campo profughi di Hassi Raduni, in Algeria, dove si occupava di aiutare i rifugiati Saharawi con cibo, acqua, cure. Insieme a lei i terroristi hanno rapito un uomo e una donna spagnoli. Alessandro Raffa lamenta poca attenzione da parte dei media, quindi poca/nessuna pressione sul Governo affinché ne si ottenga al più presto la liberazione.
Poi hanno introdotto un argomento vasto e complesso di cui si sta occupando il comitato FermiamoLeBanche, promosso dall’avvocato Alfonso Luigi Marra, e delle 6 leggi "regala soldi alle banche" tutte da abrogare. Quasi nessuno sa quanto segue: chiunque abbia avuto un fido - e siamo in tanti - ha il diritto di farsi risarcire dalla banca, la percentuale è del 10%-12%. Dalla chiusura del proprio conto corrente si hanno a disposizione dieci anni per richiedere il denaro spettante. Il più delle volte, è necessaria una azione legale contro la banca, tramite l’associazione FermiamoLeBanche è possibile saperne di più. Altre volte le banche, sapendo la veridicità di quel diritto, erogano quanto devono pur di evitare inutili processi.
Alessandro Raffa ha raccontato la vicenda di un signore che ha avuto problemi con la propria banca e attraverso il comitato dell’avvocato Marra è riuscito a risolvere la sua precaria situazione.
E infine hanno parlato dell’illegalità di certe manovre e di certe consuetudini delle banche.


Alessandro Raffa: "Non dimentichiamo Rossella Urru" - Cronache:

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Terrorismo - Rapimento Urru e Mariani, Agostini: 'Il Governo tratti il rilascio delle donne'

Rapimento Urru e Mariani, Agostini: 'Il Governo tratti il rilascio delle donne'


Sono 16 i cooperanti, volontari, marinai o turisti italiani rapiti da bande armate e terroristi nel mondo. Persone sequestrate lontane da casa da troppo tempo. Fra queste ci sono Maria Sandra Mariani, fiorentina di San Casciano, e Rossella Urru, due donne italiane vittime e ostaggi della guerra tra bande criminali e terroristiche che infestano l’area.
A fare un appello al Governo perché attivi la migliore diplomazia internazionale affinchè tutti coloro che sono stati rapiti vengano liberati è la presidente della commissione Pace di Palazzo Vecchio Susanna Agostini (Pd) “La diplomazia – dice Agostini- lavora nel silenzio, la società civile si organizza per risvegliare l’attenzione su questa grave lesione dei diritti umani perpetuata anche dal silenzio. L’Italia e la Toscana in particolare sono terre di volontariato e solidarietà umana. Le due connazionali oggi forse potrebbero trovarsi in Mali, per uno strano destino pur essendo state rapite in Paesi e circostanze differenti. Rossella Urru attivista umanitaria nel Sarawi e Maria Sandra Mariani, donna solidale attratta dalla bellezza del deserto del Sahara. Due donne, italiane, che sono in terre dove la povertà, fame e potere generano sempre nuovi conflitti - spiega Susanna Agostini – Dove gruppi di azione di giovani improvvisati guerrieri cercano la propria notorietà internazionale attraverso i rapimenti degli stranieri.

Queste due donne stavano per restare in un cono d’ombra quando, anche grazie all’intervento di Geppi Cucciari, la storia di Rossella Urru ha dato un sussulto dal palco di Sanremo agli ignari spettatori, presenti al festival ed in ascolto da casa. Anche facebook per il proprio pubblico, da giorni sta facendo la sua parte, ma i target di frequentazione sono differenti. L’appello per salvare la vita e riportarle a casa prima possibile ha cominciato a passare di bocca in bocca. Ora spetta ai mass media ed al Governo con la sua migliore esperienza di diplomazia della politica a rintracciare i referenti per trattare le liberazioni di Rossella Urro e Maria Sandra Mariani".





Terrorismo - Rapimento Urru e Mariani, Agostini: 'Il Governo tratti il rilascio delle donne'

martedì 28 febbraio 2012

Avaaz - Mettete fine alla corruzione ora!

Avaaz - Mettete fine alla corruzione ora!


Cari amici in Italia,



Abbiamo l'opportunità storica di far passare una legge forte contro la corruzione, ma solo se saremo in tanti riusciremo a mettere al tappeto il partito di Berlusconi, che sta facendo di tutto per far passare una legge annacquata e inutile. Mancano pochi giorni alla discussione in Parlamento: firma la petizione e fai il passaparola con tutti!



Fra pochi giorni il Ministro della giustizia annuncerà i pilastri della nuova legge anti-corruzione: potrebbe essere l'occasione migliore che l'Italia abbia mai avuto per fermare questo crimine odioso. Ma se non saremo in tanti a intervenire ora potremmo ritrovarci con una legge annacquata e inutile.

La nuova legge potrebbe dare ai giudici gli strumenti necessari per le indagini, vietare ai politici corrotti di candidarsi e proteggere chi sporge denuncia contro abusi e irregolarità. Il partito di Berlusconi sta facendo di tutto per indebolire la legge, ma con le elezioni amministrative alle porte i nostri politici sono molto attenti all'opinione pubblica. Se saremo in tanti a ricordare che il loro voto su questa legge potrebbe costare loro la rielezione, potremmo portare a casa la legge anti-corruzione di cui ha bisogno il paese.

La corruzione ci costa 60 miliardi di euro l'anno, per non parlare delle sue conseguenze velenose sulla nostra democrazia. Ora abbiamo un'opportunità unica per invertire la rotta, ma ci rimangono pochi giorni per dire la nostra prima che la legge sia discussa in Parlamento. Clicca sotto per firmare la petizione per ripulire la nostra democrazia una volta per tutte e fai il passaparola con tutti:



Negli ultimi 2 anni la nostra incredibile comunità ha combattuto e aiutato a sconfiggere i molteplici tentativi di Berlusconi di distorcere l'essenza della nostra democrazia, attraverso bavagli e censure, fino alla sua caduta. Ora abbiamo davanti a noi una sfida ancora più difficile: dobbiamo salvare la politica italiana dalla sua eredità disastrosa. Dimostriamo ai nostri politici che non ci fermeremo finché il nostro paese non sarà libero dalla corruzione una volta per tutte!

Con speranza e determinazione,

Giulia, Luis, Alice, Ricken, Pascal, Emma, Antonia e tutto il resto del team di Avaaz

domenica 26 febbraio 2012

Il popolo No Tav sfila pacificamente

Sono decine di migliaia i NoTav che hanno marciato da Busssoleno a Susa. Poco meno di 10 chilometri per il primo corteo dell’anno in Val di Susa. Tra i manifestanti anche i parenti e gli amici degli NoTav ancora in carcere, molti i cartelli e i cori di solidarietà. Anche se non vengono scanditi slogan contro il Procuratore Giancarlo Caselli è ancora lui al centro delle conversazioni per tutta la marcia. I NoTav lamentano di una giustizia a due velocità che li penalizza, senza sanzionare la azioni violente delle Forze dell’ordine di Cosimo Caridi


giovedì 23 febbraio 2012

Avaaz - Salviamo i nostri oceani: 24 ore rimaste!

Avaaz - Salviamo i nostri oceani: 24 ore rimaste!:

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Pubblicato il: 21 Febbraio 2012
Fra 24 ore l'Australia potrebbe salvare per sempre un milione di chilometri quadrati di oceano, grazie alla più grande riserva marina del mondo e preservando così migliaia di specie in pericolo. Ma servirà un appello globale per sconfiggere la pesca industriale e le compagnie minerarie che vogliono sabotare il piano.

Il governo australiano ha avviato una consultazione pubblica, nella speranza di ottenere un mandato per costruire un futuro sostenibile per i nostri oceani e per il nostro pianeta. Ma la riserva avrà un prezzo e senza un enorme sostegno ora, gli interessi finanziari a breve termine dell'industria potrebbero sconfiggere le nostre speranze per un futuro protetto per i nostri mari.

Ci rimangono solo 24 ore prima della chiusura della consultazione - partecipa ora alla consultazione a destra e inoltra questa pagina a tutti!

venerdì 17 febbraio 2012

ACTA Protest Mashup

Avaaz - Lega araba: salvate le vite dei siriani

Avaaz - Lega araba: salvate le vite dei siriani:

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Ogni giorno che passa la marcia di Bashar al-Assad per soffocare il movimento siriano pro-democrazia avanza e raggiunge nuovi livelli di orrore: bombardamenti di quartieri dove vivono civili innocenti, taglio dell'energia elettrica e delle linee telefoniche cosicché le famiglie non possono chiedere aiuto, blocco degli aiuti medici perché non curino i feriti. Ma finalmente c'è l'ombra della speranza che potrebbe mettere fine al terrore.

A fronte del fallimento del Consiglio di sicurezza dell'ONU della settimana scorsa, i vicini della Siria che fanno parte della Lega araba hanno preso le redini in mano. Hanno convocato altre potenze chiave in un vertice d'urgenza la prossima settimana in Tunisia, e Avaaz sarà al tavolo con il movimento siriano pro-democrazia per consegnare un mandato chiaro per agire ora.

Cogliamo questa opportunità per mettere fine al bagno di sangue ed evitare un altro compromesso annacquato che rinnovi ad Assad la licenza di uccidere il suo popolo. Soltanto se trasferiremo l'indignazione dell'opinione pubblica globale in una petizione da milioni di firme, potremo costringere i negoziatori ad agire ora per mettere fine a questa catastrofe umanitaria. Firma la petizione: sarà consegnata direttamente ai delegati al vertice.

lunedì 13 febbraio 2012

RADIO GOLD - Cronaca - Eternit, 13 febbraio: Casale ci crede [DIRETTA AUDIO E INTERNET ORA IN ONDA]

Sessantacinque udienze, 6392 parti civili, migliaia di carte. Questi sono i numeri di un processo che oggi vedrà l'epilogo. Il processo Eternit oggi si chiuderà e dirà se gli imputati, il magnate svizzero Stephan Schmidheiny e il barone belga Louis De Cartier De Marchienne, sono responsabili dei quasi 3 mila morti per malattie legate al contatto con l'amianto, 1600 nella sola Casale. L'accusa ha chiesto 20 anni per disastro doloso permanente e mancata adozione di azioni per impedire la diffusione delle fibre killer. La difesa ha invece sostenuto che le informazioni sulla pericolosità dell'amianto, fino agli anni '80 erano poche e che la gestione dell'industria spettava, comunque, ai dirigenti e non ai proprietari. Questa mattina il Palagiustizia di Torino consegnerà il verdetto davanti alle molte persone che sperano di assistere a una storica decisione. Due maxi aule da 250 posti un'aula magna da 700 oltre a un'atra sala, messa a disposizione dalla Provincia di Torino, consentiranno a tutti di assistere in diretta alla sentenza dei giudici. L'auspicio dei casalesi e di tutta la provincia è che possa arrivare una decisione in grado di restituire dignità alle tante persone che negli anni sono svanite nel nulla, colpite da mesotelioma o asbestosi. Senza contare che la città attende il picco di morti nei prossimi anni, considerata la latenza dei tumori connessi alla fibra killer. 'Se Casale vincerà, sarà un esempio per tutti e l'amianto verrà bandito dove ancora oggi viene lavorato senza alcuna precauzione'. Millecinquecento persone, in arrivo dal casalese ma anche da altre parti d'Italia, sperano di uscire dal palazzo di giustizia con le lacrime agli occhi, ma per una volta di gioia. La gioia di aver impedito una morte vana di parenti o amici e di essere stati un esempio per tutto il mondo.
La battaglia legale però non finirà qua, né, tantomeno, terminerà la lotta per sopravvivere all'impalpabile polvere bianca.
Radio Gold seguirà l'intera giornata con inviati, interviste e approfondimenti a cominciare dalle 7 di oggi.

RADIO GOLD - Cronaca - Eternit, 13 febbraio: Casale ci crede [DIRETTA AUDIO E INTERNET ORA IN ONDA]

domenica 12 febbraio 2012

Tutti in Tilt per Camila e gli studenti cileni. Anche la sinistra italia...

Intervista a Camila Vallejo, la pasionaria cilena

Campaign | Access | Stand with the People, not PIPA

This past week, millions of users online and offline took action to defend the internet from the threat of censorship. This unprecedented global day of action shook Washington, leading dozens of senators and representatives to come out in opposition to the PROTECT IP Act or PIPA (in the Senate) and the Stop Online Piracy Act (SOPA) in the House.

Now, PIPA is coming up for a major vote on Tuesday, and we need 41 Senators to vote "No" or this internet censorship bill will almost certainly become law.

Please sign this urgent petition, which we’ll deliver ahead of Tuesday's vote to the many senators still on the fence about this legislation. Tell them that the internet is too important an enabler of human rights to make hasty decisions and backroom deals about its governance.
Sign the petition

Campaign | Access | Stand with the People, not PIPA

In the Land of Blood & Honey Trailer 2011 - Official [HD]



In the Land of Blood & Honey Trailer 2011 - Official new Trailer in HD - directed by Angelina Jolie and starring Goran Kostic and Zana Marjanovic - a love affair between a Serbian man and a Bosnian woman, set against the gritty backdrop of the 1992 Bosnian War.

"In the Land of Blood & Honey" movie opens in theaters everywhere on December 23, 2011.

Filming in Bosnia and Hungary, first-time director Angelina Jolie opted to cast local actors Goran Kostic and Zana Marjanovic in the leading roles, rather than Hollywood A-listers. She also wrote and produced the movie, which was shot both in English and the local Bosnian-Croatian-Serbian language, BHS. In the Land of Blood & Honey Trailer 2011 is presented in full HD 1080p high resolution.

In the Land of Blood and Honey portrays the incredible emotional, moral and physical toll that the war exerts both on individuals and people as a whole, and the terrible consequences that stem from the lack of political will to intervene in a society stricken with conflict. Set against the backdrop of the Bosnian War that tore the Balkan region apart in the 1990s, In the Land of Blood and Honey tells the story of Danijel (Goran Kostic) and Ajla (Zana Marjanovic), two people from different sides of a brutal ethnic conflict. Danijel, a soldier fighting for the Serbs, and Ajla, a Bosnian held captive in the camp he oversees, knew each other before the war, and could have found love with each other. But as the armed conflict takes hold of their lives, their relationship grows darker, their motives and connection to one another ambiguous, their allegiances uncertain.

In the Land of Blood & Honey Trailer 2011, courtesy FilmDistrict.

In the Land of Blood and Honey | Trailer & Filmclips HD

giovedì 9 febbraio 2012

John Williams - Greatest Hits



5 Premi Oscar, 47 nomination, due delle quali incassate solo nelle ultime settimane, una carriera leggendaria e 80 anni, celebrati proprio oggi