Pubblicato il: 16 Marzo 2012
La scure della censura ha fatto il suo ritorno in Italia, visto che l'Autorità per le Comunicazioni si sta preparando a imbavagliare siti internet come YouTube e persino Avaaz. Non c'è tempo da perdere: facciamo il possibile per salvare la nostra libertà di espressione e la nostra democrazia.
L'Autorità, di nomina partitica, vuole mani libere per rimuovere qualunque contenuto, immagine o video, e addirittura chiudere interi siti internet, a fronte del sospetto di violazione del diritto d'autore. I politici e i poteri forti avrebbero così uno strumento utile per silenziare il dissenso e per tenerci all'oscuro dal conoscere verità scomode. L'anno scorso la nostra mobilitazione record ha bloccato questa regolamentazione: vinciamo ancora una volta!
La prossima settimana il Presidente dell'Autorità Calabrò sarà in Parlamento. Costruiamo un grido pubblico assordante per far sì che i politici, dai quali dipendono le carriere di gran parte dei membri dell'Autorità, dicano chiaro e tondo di abbandonare il bavaglio affermando il loro potere esclusivo su qualunque legislazione che tocca i nostri diritti fondamentali. Inondiamo i parlamentari chiave e i leader di partito con messaggi per chiedere loro di difendere la libertà di internet, poi fai il passaparola con tutti.
La scure della censura ha fatto il suo ritorno in Italia, visto che l'Autorità per le Comunicazioni si sta preparando a imbavagliare siti internet come YouTube e persino Avaaz. Non c'è tempo da perdere: facciamo il possibile per salvare la nostra libertà di espressione e la nostra democrazia.
L'Autorità, di nomina partitica, vuole mani libere per rimuovere qualunque contenuto, immagine o video, e addirittura chiudere interi siti internet, a fronte del sospetto di violazione del diritto d'autore. I politici e i poteri forti avrebbero così uno strumento utile per silenziare il dissenso e per tenerci all'oscuro dal conoscere verità scomode. L'anno scorso la nostra mobilitazione record ha bloccato questa regolamentazione: vinciamo ancora una volta!
La prossima settimana il Presidente dell'Autorità Calabrò sarà in Parlamento. Costruiamo un grido pubblico assordante per far sì che i politici, dai quali dipendono le carriere di gran parte dei membri dell'Autorità, dicano chiaro e tondo di abbandonare il bavaglio affermando il loro potere esclusivo su qualunque legislazione che tocca i nostri diritti fondamentali. Inondiamo i parlamentari chiave e i leader di partito con messaggi per chiedere loro di difendere la libertà di internet, poi fai il passaparola con tutti.
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