Con il rapimento dell’ingegnere della Borini Prono Construction nella citta’ di Kwara, in Nigeria, salgono a quattro gli italiani ostaggi in giro per il mondo.
Si tratta di Rossella Urru, la cooperante sarda sulla quale piu’ volte si sono inseguite voci, poi rivelatesi infondate, di una sua liberazione. E’ stata sequestrata il 23 ottobre del 2011 nel campo profughi sahawari in cui lavorava da due anni, insieme a due colleghi spagnoli Ainhoa Fernandez de Rincon e Enric Gonyalons.
Nelle mani dei sequestratori restano poi Giovanni Lo Porto, 38 anni, siciliano e operatore presso una ong tedesca, sequestrato in Pakistan il 19 gennaio scorso dal gruppo talebano Tehrik-e-Taliban
Pakistan, capeggiato da Hakimullah Mehsud, e Bruno Pellizzari, ostaggio dei pirati somali dal 10 ottobre 2010, che pero’ non rientra ufficialmente nell’elenco dei connazionali sequestrati. Lo skipper ha infatti la doppia cittadinanza, italiana e sudafricana, e il suo caso e’ seguito direttamente dal paese africano.
Poco piu’ di un mese fa e’ stata invece rilasciata Maria Sandra Mariani: la turista fiorentina era stata rapita in Algeria il 2 febbraio dello scorso anno dal gruppo terroristico Aqmi (Al Qaida per il Maghreb islamico). Il 25 marzo scorso era tornato in liberta’ – dopo 11 giorni di prigionia – Claudio Colangelo sequestrato dei maoisti dell’Orissa capitanati da Sabyasachi Panda insieme a Paolo Bosusco rilasciato, circa un mese prima. Allo scadere di aprile sono infine stati liberati i sei italiani dell’equipaggio della Enrico Ievoli, prigionieri per 4 mesi dopo essere stati vittime di un attacco dei pirati somali avvenuto al largo delle coste dell’Oman.
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