La vicenda assume un particolare risalto
simbolico-politico perchè il comune gardesano è considerato, vedremo se
a torto o a ragione, la capitale della Repubblica sociale italiana,
costituita dal Duce su volere di Hitler dopo l’armistizio firmato dal
Regno d’ Italia con gli Alleati l’8 settembre 1943.
Ma ha senso togliere la cittadinanza
onoraria a Mussolini dopo così tanti decenni e considerato che le
amministrazioni dopo la Liberazione , anche guidate da ex partigiani,
non l’hanno fatto?
Questa discussione potrebbe presto
interessare anche la città di Brescia, dove non è ancora chiaro se il
duce abbia ancora la cittadinanza onoraria datata 1924 o se questa sia
stata cancellata dal sindaco della Liberazione Ghislandi.
Abbiamo sviscerato la questione in una
trasmissione, allargando la riflessione ad altri aspetti: le reazioni
scatenatesi, le attività del Centro studi sulla Repubblica sociale di
Salò e della sezione a questa dedicata del Museo cittadino, Musa; del
rischio che Salò diventi la Predappio del Garda e dell’eredità lasciata
dall’esperienza della Rsi nella zona del lago e nella provincia
bresciana; ci siamo avvalsi dei contributi di Stefano Zane, consigliere comunale con tradizione famigliare partigiana e antifascista; di Antonio Bontempi presidente dell’Anpi medio Garda e di due storici, studiosi del fascismo e della Resistenza: Mimmo Franzinelli e Paolo Corsini, ex sindaco di Brescia Ascolta o scarica
Nessun commento:
Posta un commento