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mercoledì 16 dicembre 2015

fucile




















Soltanto qualche giorno fa, si commemorava la strage razzistacompiuta, in Piazza Dalmazia a Firenze, da Casseri nel 2011. Stamattina leggiamo di un colpo di fucile a piombini sparato ad altezza uomo, al buio, da un auto in corsa con due persone a bordo. E’ quanto è accaduto a via dell’Armellino, ad Anzio, intorno alle 18 di ieri. Chi era in quell’auto, ha volutamente preso di mira un giovane cittadino del Gambia, di 25 anni, che si trovava a poca distanza dall’ingresso del Cara. Il colpo ha ferito il giovane alla testa, fortunatamente solo di striscio. E solo il caso ha voluto che la sua ferita non fosse più grave e più profonda. Subito soccorso dagli altri ospiti del centro, il giovane è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Riuniti di Anzio e Nettuno, dove è stato medicato. Per lui, i medici hanno diagnosticato una prognosi di pochi giorni. Quello che ci rattrista, dinnanzi ad un simile atto di assoluta gravità, è che la stampa non ne abbia dato adeguatamente notizia. Inoltre, purtroppo, al momento non ci sono indizi di rilievo per riuscire ad arrivare all’identificazione della persona che ha potuto compiere il gesto. Gli ospiti del centro che hanno assistito all’episodio non sono stati in grado di indicare né il modello né il preciso colore dell’auto da cui è stato esploso il colpo, a causa della scarsa illuminazione della strada. A condannare quanto accaduto, fra i pochi, il Sindaco di Anzio, Luciano Bruschini: «Non ci devono essere alibi per un atto criminale vergognoso, compiuto da delinquenti, come quello di sparare contro un’altra persona che ha la colpa di avere un diverso colore della pelle – ha dichiarato il Primo cittadino – Esprimo la solidarietà della Città di Anzio al ragazzo coinvolto ed agli immigrati, ubicati ad Anzio dalla Prefettura d Roma, che rispettano le regole del vivere civile e le leggi dello Stato Italiano». Intanto, la polizia scientifica sta indagando sul caso. Restano inquietanti interrogativi e il silenzio dei media e delle istituzioni.
http://www.cronachediordinariorazzismo.org/un-solo-colpo/

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