Nessuno è come sembra, ma dobbiamo mantenere le apparenze per sopravvivere
martedì 9 ottobre 2018
8 ottobre 1967: Hasta siempre Comandante
E` l`8 ottobre 1967 ed oramai da giorni la colonna dell'Esercito di Liberazione Nazionale Boliviano ,guidata dal Che, è circondata nella zona montuosa del quebrada del Yuro. Dopo una feroce battaglia con l'esercito Boliviano, supportato da una squadra di Rangers e dalla CIA, il Che viene catturato dopo essere stato ferito.
Tenuto prigioniero fino alla mattina dopo viene ucciso da diversi colpi di pistola dal soldato Mario Teràn, scelto a caso fra la truppa per fare da giustiziere.
Dopo l'esecuzione, il Che viene fotografato ancora con gli occhi aperti. Quelle foto della salma del guerrigliero più famoso del mondo, e divenuto ormai leggenda, fanno subito il giro del globo.
Ad aver comunicato la probabile posizione dei guerriglieri alle autorita' Boliviane e' stato un contadino, ma a condurre l`operazione di catura e' l`agente della CIA Félix Rodríguez. Negli anni a venire quest`ultimo non manchera' mai occasione per vantarsi davanti ai giornalisti del proprio crimine.
La guerriglia in Bolivia e il tentativo di innescare un processo rivoluzionario in Bolivia da parte del Che, comunque supportato da tutto il governo rivoluzionario cubano, non fu un successo fin dal principio.
Infatti,da subito, i nuclei guerriglieri non trovrono l`appoggio della popolazione contadina, ne il supporto promesso dal Partito Comunista Boliviano. Solo alcuni dirigenti e membri di esso, trasghediranno alle direttive del partito per unirsi alla guerriglia.
La figura di Che Guevara, forse anche a causa della sua tragica morte, e' diventatata ed e' tuttora una parte importante dell`imaginario di rivolta e rivoluzione in Sud America ed in tutto il mondo.
I suoi scritti sulla guerra di guerriglia (tra cui anche il diario boliviano) sono delle pietre miliari per la tattica militare, ed ancora oggi sono fra i testi piu' importanti per capire il senso e i meccnismi della guerriglia come strumento politico.
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