Nessuno è come sembra, ma dobbiamo mantenere le apparenze per sopravvivere
domenica 9 settembre 2018
9 settembre 2008 muore Stefano Brunetti
Stefano Brunetti viene arrestato l’8 settembre 2008 per rissa. Viene fermato e portato in questura dalla polizia che intende raccogliere le informazioni necessarie interrogando le persone coinvolte. Secondo la versione rilasciata dai poliziotti Brunetti, rinchiuso in camera di sicurezza, si rende protagonista di atti di autolesionismo tanto da costringere gli agenti a chiamare il medico di guardia per sedarlo. Intorno alle due di notte viene condotto nel carcere di Velletri. Il giorno dopo viene ricoverato in pronto soccorso in condizioni critiche dove il dottore Claudio Cappello gli chiede: ” chi ti ha ridotto così?” e Brunetti risponde: “mi hanno menato le guardie del commissariato di Anzio” qualche ora dopo muore. Il Pm Dott. Luigi Paoletti a seguito della denuncia avvia un’indagine che dura due anni. Il rinvio a giudizio dei quattro poliziotti è così motivato: “Gli imputati sono accusati di aver cagionato in concorso tra loro la morte di Brunetti Stefano tratto in arresto dai medesimi e trattenuto presso le camere di sicurezza del commissariato fino all’accompagnamento in carcere, con atti diretti a commettere il delitto di percosse o lesioni personali, segnatamente colpendolo più volte con un mezzo contundente naturale o non naturale… con l’aggravante di aver commesso il fatto con abuso di poteri o comunque violazioni di doveri inerenti a una pubblica funzione”. Il dott. Marella consulente medico legale della procura di Velletri che effettua l’autopsia rileva che le lesioni sono state prodotte nelle 18-20 ore precedenti il decesso ovvero nell’arco di tempo della sua detenzione nella camera di sicurezza del commissariato. La morte è stata causata da una emorragia interna provocata dalla rottura di due costole. Il processo inizia il 26 settembre 2011 presso la Corte di Assise di Frosinone dove vengono ascoltati tutti i testimoni di ambo le parti. I nomi di dei quattro sono: Salvatore Lupoli, Massimo Cocuzza, Daniele Bruno e Alessio Sparacino. Il processo si è concluso il 7 giugno 2013. Dei quattro imputati solo Salvatore Lupoli ha parlato innanzi alla corte contraddicendosi nella sua deposizione con tempi e orari e accusando i medici del pronto soccorso di Velletri di non essere intervenuti in tempo. I giudici si pronunciano i primi di ottobre, assolvendo i quattro poliziotti dopo essersi consultati per non più di 30 minuti di camera di consiglio.
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